Nuova Riveduta:

Giobbe 8:11

Può il papiro crescere dove non c'è limo?
Forse il giunco viene su senz'acqua?

C.E.I.:

Giobbe 8:11

Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?

Nuova Diodati:

Giobbe 8:11

Può il papiro crescere fuori della palude, e il giunco svilupparsi senz'acqua?

Riveduta 2020:

Giobbe 8:11

Può il papiro crescere dove non c'è limo? Il giunco viene forse su senz'acqua?

La Parola è Vita:

Giobbe 8:11

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 8:11

Può il papiro crescere ove non c'è limo? Il giunco viene egli su senz'acqua?

Ricciotti:

Giobbe 8:11

Può forse verdeggiare la pianta del papiro senza l'umidità, ovvero può crescere la giuncaia senza l'acqua?

Tintori:

Giobbe 8:11

Può forse il giunco verdeggiare senza umidità, e l'erbe acquatiche fuori dello stagno?

Martini:

Giobbe 8:11

Può egli il giunco serbarsi verde senza l'umore, o crescere senz'acqua la carice?

Diodati:

Giobbe 8:11

Il giunco sorgerà egli senza pantano? L'erba de' prati crescerà ella senz'acqua?

Commentario abbreviato:

Giobbe 8:11

8 Versetti 8-19

Bildad parla bene degli ipocriti e dei malfattori e della fine fatale di tutte le loro speranze e gioie. Egli dimostra questa verità della distruzione delle speranze e delle gioie degli ipocriti con un appello ai tempi passati. Bildad fa riferimento alla testimonianza degli antichi. Insegnano meglio coloro che pronunciano parole dal cuore, che parlano per esperienza di cose spirituali e divine. Un giunco che cresce in un terreno paludoso, sembra molto verde, ma appassisce con il tempo secco, rappresenta la professione dell'ipocrita, che viene mantenuta solo in tempi di prosperità. La tela del ragno, tessuta con grande abilità, ma facilmente spazzata via, rappresenta le pretese religiose di un uomo senza la grazia di Dio nel suo cuore. Un professore formale si lusinga ai propri occhi, non dubita della propria salvezza, è sicuro e inganna il mondo con le sue vane confidenze. Il fiorire dell'albero, piantato nel giardino, radicato alla roccia, ma dopo un certo tempo tagliato e gettato via, rappresenta gli uomini malvagi, quando sono più saldi, improvvisamente gettati via e dimenticati. Questa dottrina della vanità della fiducia di un ipocrita, o della prosperità di un uomo malvagio, è valida; ma non era applicabile al caso di Giobbe, se limitata al mondo presente.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 8:11

Eso 2:3; Is 19:5-7

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